Come imballare un pallet

In questo articolo noi di Fada vogliamo parlarti ancora di imballaggi, ma stavolta andremo a vedere come imballare un pallet; quindi se vuoi saperne di più, il nostro consiglio è sempre quello di rimanere con noi!

Vuoi sapere come imballare un pallet velocemente e in modo efficace? Noi di Fada siamo qui per questo, ma soprattutto per darti qualche consiglio. Vediamo quindi assieme qualche consiglio utile.

Innanzitutto è importante considerare i materiali da utilizzare e il posizionamento della merce: è meglio preferire infatti scatole a doppia o tripla onda, perché più pesanti e maggiormente resistenti agli urti; può essere utile anche posizionare dei fogli di cartone ondulato sul fondo e tra le scatole per proteggerle dall’umidità.

Se il pallet presenta prodotti con scatole di dimensioni differenti è fondamentale alternarle per realizzare una composizione cubica, perché più sicura e più semplice da imballare. Per compattare le scatole del bancale si usa il film estensibile applicato manualmente oppure tramite l’utilizzo di macchine fasciapallet o avvolgipallet, che permettono di rendere più veloce e precisa la stesura, riducendo sforzi e tempo impiegato e aumentando la produttività.

Andiamo a vedere come imballare un pallet velocemente ed in modo efficace

  • Il materiale e il posizionamento: innanzitutto è importante considerare i materiali da utilizzare ed il posizionamento della merce;
  • Le scatole: è meglio preferire scatole a doppia o a tripla onda, perché più pesanti e maggiormente resistenti agli urti; inoltre può essere utile anche posizionare dei fogli di cartone ondulato sul fondo e tra le scatole, per proteggere dall’umidità;
  • Composizione cubica: se il pallet presenta prodotti con scatole di dimensioni differenti, è fondamentale alternarle per realizzare una composizione cubica, perché più sicura e più semplice da imballare;
  • Film estensibile: per compattare le scatole del bancale si usa il film estensibile applicato manualmente oppure tramite l’utilizzo di macchine avvolgipallet, che permettono di rendere più veloce e precisa la stesura, riducendo sforzi e tempo impiegato e aumentando la produttività.

Hai bisogno di informazioni? Allora non esitare a contattarci per scoprire le soluzioni d’imballaggio più adatte alle tue esigenze e per ricevere consigli personalizzati sui materiali e le tecniche più idonee per proteggere i tuoi oggetti durante la spedizione.

Come imballare un oggetto fragile

In questo articolo noi di Fada vogliamo parlarti ancora di imballaggi, ma stavolta ci soffermeremo su quelli destinati a prodotti delicati e, nello specifico, andremo a vedere come imballare un prodotto fragile; quindi il nostro consiglio è sempre quello di rimanere con noi!

Oggetti fragili? Noi di Fada abbiamo l’imballaggio giusto per te

Ebbene si: spedire oggetti fragili può essere complicato, ma con i materiali d’imballaggio adatti puoi garantire la massima sicurezza dei tuoi articoli durante il trasporto.

La prima cosa che è bene ricordare è che ogni oggetto ha esigenze specifiche e non è detto che lo stesso materiale da imballaggio vada bene per prodotti diversi; una bottiglia, per esempio, avrà delle esigenze di imballo differenti rispetto a un prodotto elettronico: per questo prestare la massima attenzione ai dettagli è fondamentale per prevenire danni durante il trasporto.

Ma quali sono i materiali ideali per imballare gli oggetti fragili?

Vediamo alcune tipologie

  • Politelene espanso: per la sua sofficità, leggerezza e resistenza, si presta a soddisfare tutte le esigenze d’imballo. Inoltre è ottimo contro l’umidità e gli sbalzi di temperatura;
  • Pluriball: il più utilizzato ed il più economico per imballare prodotti; può essere di varie tipologie, ovvero: a busta, a fogli, rigenerato al 100%;
  • Profili anti urto: studiati per proteggere i bordi; si montano facilmente e si reggono da soli, e si dimostrano essere ideali per ripiani, tops, tavoli, marmi e molto altro ancora;
  • Cuscini d’aria: riempiono i vuoti e sostengono i prodotti nelle scatole; inoltre, possono essere prodotti direttamente nella propria azienda;
  • Patatine espanse: si tratta di un materiale da riempimento e protezione, leggero ed economico, che garantisce un alto coefficiente di attutimento;
  • Polistirolo: se a lastra può essere inserito come strato intermediario, se invece con profili angolari o sagomati, può proteggere singoli pezzi particolarmente delicati.

Scegliere il giusto materiale da imballaggio non è comunque semplice, perché bisogna considerare molti fattori (tipologia di prodotto, presenza di spigoli o vuoti da proteggere)

Detto questo, siamo pronti a rispondere alla domanda: “come imballare un oggetto fragile?”

La prima cosa da fare quando si decide di preparare un pacco, soprattutto nel caso debba contenere un oggetto fragile, è la scelta della giusta scatola. Per fornire la massima sicurezza alla tua merce, infatti, dovrai scegliere la giusta scatola di cartone. Nello specifico, nel caso di un oggetto leggero sarà meglio utilizzare una scatola leggermente più grande e imbottirla con materiale di protezione come pluriball o patatine in polistirolo. Nel caso di un oggetto più pesante, invece, meglio scegliere una scatola dalle dimensioni precise in modo da non dare possibilità al contenuto di muoversi troppo. Potrai dire di aver fatto un buon lavoro se riuscirai ad inserire materiale di protezione su ogni lato della tua merce e, provando a scuotere la scatola, non si verificheranno spostamenti consistenti all’interno della stessa.

Hai bisogno di informazioni? Allora non esitare a contattarci per scoprire le soluzioni d’imballaggio più adatte alle tue esigenze e per ricevere consigli personalizzati sui materiali e le tecniche più idonee per proteggere i tuoi oggetti durante la spedizione.

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Quanti tipi di imballaggi industriali esistono

In questo articolo vogliamo parlarti di imballaggi e nello specifico vogliamo soffermarci su quelli industriali, ma non solo. Noi di Fada sappiamo bene che quando si è alla ricerca di opzioni di imballaggio per i propri prodotti, ci si trova di fronte a diverse tipologie di imballo che possono essere più o meno adatte alle necessità dell’azienda.

Ed è per questo motivo che per risolvere ogni dubbio è meglio affidarsi a un partner con un’esperienza consolidata nel settore degli imballaggi industriali, come Fada che dal 1997 fornisce soluzioni personalizzate e si occupa anche della gestione delle urgenze e dei trasporti per diverse soluzioni di imballo, dai films estensibili ai nastri adesivi.

Ecco le varie tipologie di imballaggio

La prima cosa da dire è che quando si parla di imballaggio industriale si fa riferimento all’imballo di prodotti industriali con lo scopo di proteggerli durante il trasporto, trasportarli e stoccarli.

Fatta questa premessa, è bene dire che quando si parla di imballaggio industriale, in maniera generica, è possibile distinguere tre tipologie di imballo:

  • Primario;
  • Secondario;

Vediamoli in dettaglio.

L’imballaggio primario ha il compito di racchiudere e proteggere il prodotto pronto al consumo, come ad esempio lattine, sacchi, bottiglie ecc, e ha come scopo quello di:

  • Assegnare una posizione stabile nel punto di vendita;
  • Proteggere e isolare il prodotto utilizzando la minore quantità di materiale possibile;
  • Attrarre la curiosità del consumatore attraverso la promozione del brand;
  • Identificare il prodotto, in relazione delle normative vigenti, nonché illustrare delle informazioni relative all’utilizzo del prodotto e anche altri dati essenziali, quali i valori nutrizionali di un prodotto, la grandezza di un prodotto, il peso e la scadenza (nel caso di generi alimentari).

In poche parole, l’imballaggio primario rappresenta l’unità di vendita indirizzata all’ utente finale.

L’imballaggio secondario, invece, viene considerato come un insieme di imballaggi primari. Questo tipo di imballaggio infatti, protegge il prodotto e ne favorisce la commercializzazione, ed è studiato in modo da organizzare, nel punto vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità indipendentemente dal fatto che sia destinato alla vendita al consumatore oppure che serva soltanto a favorire il rifornimento degli scaffali del punto vendita.

La sua caratteristica principale è che può essere rimosso dal prodotto senza perturbare le peculiarità del prodotto, ed ha lo scopo di:

  • Salvaguardare e racchiudere una quantità specifica di prodotti;
  • Attrarre la curiosità dei clienti, nel caso di imballaggi secondari indirizzati direttamente alla vendita al pubblico;
  • Consentire l’accatastamento e pallettizzazione delle merci.

L’imballaggio terziario è un imballaggio studiato in modo da agevolare lo spostamento e di un determinato numero di unità di vendita per scongiurare i danni collegati e che spesso derivano dal trasporto merci, ecco perché questo tipo di imballaggio è visibile all’interno dei magazzini e raramente i consumatori vedranno questo tipo di imballaggio. Inoltre, esso è studiato per l’impiego all’interno della catena di distribuzione e quindi, come già detto, raramente arriva al consumatore finale. Questo tipo di imballaggio quindi ha lo scopo di:

  • Assicurare l’equilibrio necessario per la compattazione dei carichi;
  • Sostenere al massimo sfruttamento della capacità di stoccaggio;
  • Agevolare la movimentazione delle merci attraverso veicoli industriali;
  • Tutelare la sicurezza nello spostamento dei carichi in quanto imballaggio fabbricato con materiali resistenti;
  • Promuovere il brand.

Quindi alla domanda “perché l’imballaggio industriale deve essere di qualità” noi di Fada rispondiamo che deve essere di ottima qualità perché da esso dipende la protezione delle merci e il mantenimento in buone condizioni delle merci., e di conseguenza, è proprio dalla qualità dei nostri imballaggi dipende la salvaguardia dei prodotti dei nostri clienti.

RINFORZATO 2

Nastri adesivi semplici e rinforzati

Nastro adesivo semplice o rinforzato? No, non è uno scioglilingua, né un nuovo dubbio amletico! Semplicemente, queste due tipologie di nastro adesivo hanno caratteristiche diverse tra loto. Vediamo insieme quali!

Nastro adesivo semplice

Il nastro adesivo è costituito da un adesivo sensibile alla pressione rivestito su un materiale di supporto come carta, pellicola di plastica o tessuto.

Chi non conosce il nastro adesivo, o meglio il nostro buon vecchio amico scotch, un fedele compagno forse sin dai primi anni della nostra vita quando lo usavamo per attaccare tutto quello che avevamo a portata di mano, facendo impazzire le proprie madri.

Oltre a questo attacco di nostalgia, il nastro adesivo è un ottimo alleato nella vita di tutti i giorni sia per fini lavorativi che per soluzioni fai da te a casa.

Lo scotch può essere usato per sigillare e rinforzare le scatole da spedire, per chiudere gli altri imballaggi, qualunque essi siano, dal Pluriball alla carta da pacchi. Inoltre, può essere utilizzato per riparazioni o per protezioni, o addirittura per muratori e imbianchini.

La gamma di nastri adesivi disponibile in commercio è veramente ampia e spaziano dal nastro adesivo in carta al Nastro adesivo in polipropilene (PPL), da quello in PVC a quelli isolanti, da quelli biadesivi ad i nastri adesivi telati, da quelli standard a quelli personalizzati.

Nastro adesivo rinforzato

I nastri adesivi rinforzati con trama bidirezionale sono realizzati con speciali trame di fibre di vetro.

Il nastro adesivo rinforzato bidirezionale è particolarmente indicato per la chiusura di imballaggi pesanti, imballaggi realizzati in 2 o 3 onde, per l’eventuale fissaggio di carichi o per qualsiasi altro scopo dopo è richiesta un’ottima resistenza.

Grazie alle fibre di vetro intrecciate resistono molto di più rispetto ad un normale nastro adesivo, non si lacerano.

Questi nastri rinforzati garantiscono un’alta adesione al cartone grazie all’adesivo Hot Melt, ottima resistenza alle sollecitazioni meccaniche e massima resistenza all’invecchiamento ed ai raggi UV.

I nastri adesivi rinforzati garantiscono una chiusura affidabile e duratura di scatole pesanti (maggiori di 40kg), a onda doppia o tripla. Sono inoltre particolarmente resistenti a condizioni di stoccaggio, movimentazione e trasporto difficili.

Il nastro rinforzato bidirezionale è sempre in polipropilene accoppiato a fibre di vetro, in questo caso sia in senso longitudinale che in senso trasversale. Si tratta di un nastro adesivo impiegato per imballi che richiedono una elevata resistenza alla trazione in entrambi i sensi. Ha le stesse caratteristiche del nastro adesivo rinforzato monodirezionale, adatto per i carichi pesanti e non si lacera, tuttavia presenta una doppia rinforzatura.

Adesso, dopo la lettura del nostro articolo, siamo certi che farai la scelta giusta e trovare il nastro adesivo che si adatta alle tue esigenze!

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Imballaggi ecosostenibili: cosa sono

E tu, hai sentito parlare di packaging ecosostenibile? Ebbene si, quando parliamo di packaging ecosostenibile, pensiamo subito ad una confezione realizzata con materiali rinnovabili, naturali o riciclati che possono essere riutilizzati più volte, progettati e prodotti con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, secondo una logica opposta al semplice modello “usa e getta” del packaging tradizionale.

Nel mondo del packaging, la sostenibilità rappresenta un tema centrale: ogni step, sin dalla fase di progettazione, deve tenere conto dell’impatto ambientale, e una particolare attenzione merita la scelta dei materiali impiegati.

Ecco che in tal senso, le aziende del packaging stanno vivendo un momento di forte evoluzione, da un lato sotto la pressione delle normative europee, che impongono ambiziosi obiettivi di riciclabilità degli imballaggi, e dall’altro da parte dei consumatori, che ricercano sempre più prodotti “green” e a basso impatto ambientale.

Packaging e impatto ambientale

Oggigiorno l’attenzione verso l’impatto dei modelli di consumo sulla società e sull’ambiente è molto alta: secondo un recente sondaggio di Packaging World, che ha preso in esame un campione di circa 2000 consumatori, il 79% preferisce acquistare prodotti con packaging sostenibile rispetto a confezioni composte da materiali meno eco-friendly.

Ecodesign del packaging: eco friendly ed ecostenibile

Quello del design sostenibile (eco-design) è un settore in piena evoluzione che va incontro all’innovazione percorrendo binari precisi: quelli della riduzione degli sprechi, del controllo dei consumi energetici e delle emissioni, del riciclo e del riuso.

In questo percorso, le aziende ricercano le migliori soluzioni da adottare per raggiungere gli obiettivi attesi in termini di risparmio di risorse e di risultati di raccolta e riciclabilità dei materiali:

  • Riciclabilità;
  • Minor uso di materia prima;
  • Utilizzo di materie prime rinnovabili;
  • Compostabilità;
  • Semplificazione del sistema imballo;
  • Facilità di separazione dei materiali di imballaggio;
  • Riutilizzo

 

Carta, bioplastiche e materiali eco friendly: l’innovazione per l’ecodesign

L’innovazione del packaging rappresenta la sfida principale per l’industria alimentare e punta a identificare soluzioni innovative in grado di raggiungere le elevate performance della plastica in termini di conservazione dei prodotti, che siano idonee al contatto con gli alimenti e che garantiscano un ridotto impatto ambientale. Un aspetto centrale nell’eco-design riguarda i materiali impiegati, che devono infatti essere biodegradabili, riutilizzabili, riciclabili e non tossici. Il loro impatto sull’ambiente, inoltre, deve essere il più contenuto possibile, lungo l’intero ciclo di vita.

Nuovi materiali ecofriendly

Tra i materiali più frequentemente utilizzati per il packaging alimentare (eco)sostenibile, in alternativa alla plastica tradizionale, troviamo:

  • Carta e cartone;
  • Polpa di cellulosa;
  • Bioplastiche compostabili;
  • Mater-Bi;
  • PLA (acido polilattico);
  • Cellophane;

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cuscini gonfiabili

Prove d’urto o serraggio

Sappiamo bene che al momento di spedire, sia che si tratti di cose personali, sia che si tratti di veri e propri prodotti aziendali, c’è sempre il timore di incorrere in danni derivanti dal trasporto. Ed ecco che, avendo a cuore i nostri clienti ed i nostri prodotti, noi di FADA lavoriamo costantemente per migliorare l’imballaggio e ridurre sempre di più le rotture.

La fase dell’imballaggio è la più delicata della filiera, perché prepara la merce nel modo migliore ed “a prova di urto” per il trasporto e la consegna al cliente finale.

Imballaggio giusto? Ecco perché fa la differenza

Noi di FADA grazie alla nostra esperienza pluri annuale, abbiamo imparato che imballare bene i prodotti è fondamentale per consegnarli integri, soddisfare i clienti e limitare i danni da trasporto.

Abbiamo negli anni, analizzato quali erano le cause dei danneggiamenti subiti durante il trasporto ed abbiamo sviluppato un imballaggio resistente in grado di dare al prodotto la giusta protezione rafforzando i punti più deboli.

L’importanza della simulazione delle fasi di trasporto

Sappiamo che quando un prodotto finito è pronto per essere “messo sul mercato”; l’azienda produttrice deve assicurarsi che l’imballo, compatibilmente con le modalità per la distribuzione, permetta al bene di giungere a destinazione con il massimo livello di integrità, affidabilità e sicurezza.

L’imballaggio è un elemento fondamentale: la sua funzione infatti, nonostante spesso sia sottovalutata, è quella di creare una protezione tra il prodotto e l’ambiente esterno, cioè tutti quegli eventi che si verificano durante tutto il suo ciclo di distribuzione.

Quindi, la cosa più semplice da fare per avere informazioni circa le prestazioni di un imballaggio durante il trasporto è effettuare prove di packaging in accordo con i più comuni standard di riferimento (ISTA, ASTM, ISO, MIL-STD).

Quindi, il prodotto imballato viene sottoposto ad una serie di prove mirate a simulare le sollecitazioni statiche e dinamiche alle quali è potenzialmente sottoposto durante il ciclo di trasporto: cadute durante la movimentazione, vibrazioni causate dal trasporto ed i carichi a cui è sottoposto durante l’immagazzinamento e via discorrendo.

Le prove d’urto quindi, si svolgono in un apposito laboratorio completamente attrezzato e con personale qualificato per questo tipo di prove. Le attività si svolgono seguendo da vicino l’azienda per identificare le sue specifiche esigenze. Queste caratteristiche sono dettate da numerosi fattori, quali: la robustezza del prodotto, le sollecitazioni che si presenteranno nel trasporto, la tipologia di movimentazione utilizzata, lo spazio disponibile in linea e in magazzino, il valore intrinseco del prodotto, il quantitativo annuo di produzione e così via.

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nastro rinforzato

Come utilizzare il nastro adesivo nel modo corretto: te lo spiega Fada Imballaggi

Tutti noi conosciamo il nastro adesivo, che come ben sappiamo, è entrato nella nostra quotidianità. Ma ti sei mai chiesto qual è il modo corretto per utilizzarlo? Se la risposta è no, allora continua a leggere!

Indubbiamente lo scotch, in tutte le sue forme, è qualcosa di presente in tutte le nostre vite: lo abbiamo usato decine se non centinaia di volte per le più differenti esigenze: per attaccare i nostri disegni sulle pareti di casa, per incartare i regali, per chiudere dei pacchi prima di spedirli, per dare delle riparazioni di fortuna, per dipingere senza sbavare e via dicendo.

Ma ti sei mai chiesto quali sono le sue origini? Iniziamo da qui

Oggi diamo per scontato il nastro adesivo, anzi, ci sembrerebbe strano non avere un rotolo in casa al momento del bisogno. Ma di certo non è sempre stata così. Da millenni esistevano delle colle, ma per avere dei nastri adesivi, dobbiamo aspettare il Novecento.

Il nastro adesivo nasce nel 1935, in quell’azienda che sarebbe diventa la 3M, che al tempo produceva carta abrasiva. L’idea fu quella di realizzare dei nastri con un lato adesivo, facili da attaccare, per permettere a chi doveva verniciare degli oggetti di avere dei margini da mettere e togliere in fretta. La storia del nastro adesivo è lunga meno di un secolo, ma in questi decenni, sono stati inventati tanti tipi differenti di nastro.

Nastro adesivo: tipologie ed utilizzi

Per usare il nastro adesivo in maniera corretta è necessario sapere quale tipologia acquistare, in base alle proprie esigenze.

In linea di massima, per capire come funziona il biadesivo industriale è bene sapere che è composto principalmente da due parti: sopra c’è il supporto, che dona resistenza al nastro, e che è tendenzialmente ricoperto da una finitura che permette alla striscia di essere arrotolata senza appiccicarsi irrimediabilmente; sotto c’è l’adesivo vero e proprio, che può essere più o meno potente.

In base ai materiali utilizzati per le due parti, abbiamo tipologie di nastro adesivo diverse, come per esempio il nastro di carta, usato soprattutto per i lavori di mascheratura, essendo economico, facile da usare e facile da rimuovere senza lasciare traccia, o ancora il nastro adesivo isolante, ovvero quel particolare tipo di scotch che viene utilizzato dagli elettricisti per isolare per l’appunto i fili elettrici. Ancora a seguire abbiamo il nastro adesivo per tappeti e per moquette, pensato per posizionare questi strati di tessuto in modo stabile ed anche il nastro telato americano, il nastro biadesivo e così via. Ci sono nastri in carta, per l’appunto, ma anche in tela, in PPL, in PVC, in gomma, con fibra di vetro… non c’è che l’imbarazzo della scelta!

Prima di usare il nastro adesivo è necessario pensare a cosa si desidera fare: per chiudere un pacco pesante sarà necessario usare un nastro biadesivo forte, laddove invece per appendere un foglio di carta alla parete basterà semplicemente dello scotch debole, come lo si può trovare in cartoleria.

É poi necessario pensare alla superficie su cui l’adesivo verrà applicato. Sulle superfici lisce, in linea di massima, non ci saranno problemi, laddove invece sulle superficie ruvide il nastro adesivo avrà minore area di contatto, e quindi meno potenza.

A ridurre la tenuta di un nastro adesivo è poi l’eventuale sporcizia di una superficie, con polvere e grasso che compromettono inevitabilmente la tenuta del nastro.

Adesso, dopo la lettura del nostro articolo, siamo certi che farai la scelta giusta e troverai il nastro adesivo che più si adatta alle tue esigenze! Contattaci e naviga il nostro sito. Saremo a tua disposizione.

IMBALLAGGIO ANTI URTO

Qualità dei materiali a prezzi competitivi

Ti sei mai fermato a pensare quanto sia importante l’imballaggio nelle tue spedizioni? Forse no, e se non lo hai fatto, noi di FADA ti invitiamo a farlo con questo articolo.

Scegliere gli imballaggi attentamente non è un piccolo particolare; questo perchè una scelta sbagliata può influenzare negativamente l’andamento aziendale della tua attività, generando così una perdita di tempo e denaro, nonché in una riduzione di credibilità agli occhi dei clienti.

L’imballaggio del pacco è la prima cosa che nota il cliente quando lo riceve, e siamo certi che, se resta visivamente colpito, gli rimarrà impresso il tuo modo di lavorare e presentare la merce.

Imballaggio perfetto: esiste davvero?

Un imballaggio perfetto viene realizzato con materiali di qualità; non è un particolare su cui possiamo permetterci di sbagliare, anzi, al contrario si tratta di un punto di partenza importante. Un imballaggio perfetto infatti deve assicurare resistenza, durabilità ed elevati livelli di sicurezza sia per la merce che per il cliente.

I packaging più moderni sono in grado di proteggere il contenuto durante i vari spostamenti, inoltre, si possono realizzare imballaggi con caratteristiche particolari per soddisfare le diverse esigenze di trasporto.

Per ottenere degli imballaggi di una certa qualità è importante usare dei materiali resistenti, dei macchinari qualitativi e delle modalità di produzione superiori. Ogni imballaggio va realizzato ascoltando i bisogni del cliente, solo dopo aver captato ogni esigenza e richiesta, si passa alla fase di progettazione, al controllo della qualità e ai vari collaudi.

Scegliere i giusti imballaggi? Ecco perché è importante

Chi trascura questo aspetto commette un grave errore, secondo alcune statistiche, le spedizioni dei prodotti aumentano notevolmente ogni giorno grazie al commercio online, per questo motivo è fondamentale scegliere gli imballaggi giusti.

Oltre alla scelta dei materiali si deve pensare anche alla sua personalizzazione, magari usando del nastro adesivo da imballaggio personalizzato, che evidenzia il logo o il nome dell’azienda.

L’aumento della domanda rende necessario un lavoro maggiore e un’attenzione superiore sulla qualità degli imballaggi, i prodotti devono arrivare a destinazione con un packaging integro, ben realizzato e non danneggiato.

Un imballaggio di qualità permette di fare una buona impressione sul cliente e fidelizzarlo, risparmiare tempo e denaro, evitando la rottura del pacco e il danneggiamento della merce; migliore protezione della merce, facilitazione del movimento logistico dei prodotti.

Questo discorso non vale solo per le grandi aziende che devono gestire ogni giorno centinaia di spedizione, ma anche per chi ha una piccola attività con spedizione online.

In particolare, chi ha un piccolo e-commerce deve puntare molto sul packaging e sulla personalizzazione dello stesso, in questo modo sarà più semplice e veloce fidelizzare i clienti e aumentare le vendite.

La qualità deve essere l’elemento fondamentale di qualsiasi cosa riguardi la tua attività, imballaggi compresi.

FADA: la nostra mission

Noi di FADA abbiamo raggiunto un grande obiettivo: realizzare prodotti di alta qualità a prezzi competitivi sul mercato globale. Facciamo unicamente leva sulla nostra forza creativa e produttiva, acquistando solo materiale della migliore qualità per garantirti un prodotto davvero ottimale.

Il nostro segreto: qualità dei materiali a prezzi competitivi! Il tutto grazie agli accordi con fornitori di materie prime che decidiamo di scegliere. Soddisfiamo le esigenze del cliente con proposte e soluzioni personalizzate, puntiamo sulla professionalità del nostro personale, utilizziamo la tecnologia più avanzata: è questa la filosofia di fondo che ci guida, da sempre, nell’impegno quotidiano del nostro lavoro.

 

Contattaci e saremo al tuo servizio per ogni esigenza!

Certificazione ISO 9001: ente certificazione TUV

Certificazione ISO 9001? Sicuramente ne avrai sentito parlare anche tu; se però vuoi saperne di più, continua a leggere l’articolo.

Come ben sappiamo il successo di un’azienda è deciso, oltre che dalla qualità delle competenze che possiede, anche dalla capacità di reagire ai mutamenti dell’ambiente in cui opera e dalla capacità di rispondere alle esigenze e richieste della propria clientela. Un’azienda può uscire vincitrice solo attraverso l’attivazione di un efficace Sistema di Gestione della Qualità.

Sia a livello nazionale che internazionale, un Sistema di Gestione per la Qualità in accordo alla ISO 9001 viene considerato come la base ideale per aziende moderne, di ogni settore le quali vogliono dimostrare le proprie competenze e capacità operative.

ISO 9001: cos’è

La Certificazione ISO 9001 è l’attestazione che la struttura è orientata alla qualità intesa come soddisfazione del Cliente e razionalizzazione dell’organizzazione: è dunque sinonimo di qualità, affidabilità e impegno nel mantenere quanto promesso. Si tratta inoltre di una Certificazione conosciuta in tutto il mondo.

Inoltre la ISO 9001 si basa sulla definizione di un metodo organizzato e sistematico per perseguire il miglioramento della qualità del prodotto / servizio e dell’organizzazione.

La ISO 9001, propone all’azienda un modello di gestione che conduce l’azienda stessa al miglioramento continuo delle prestazioni, attraverso il perseguimento e la messa in pratica dei principi di:

  • Orientamento al cliente;
  • Leadership;
  • Coinvolgimento del personale;
  • Approccio per processi;
  • Approccio sistemico alla gestione;
  • Miglioramento continuo;
  • Decisioni basate su dati di fatto;
  • Rapporti di reciproco beneficio con i fornitori.

 

ISO 9001: vantaggi

Di seguito, vediamo i principali vantaggi della norma ISO 9001:

  • Facilità di adattamento alla realtà organizzativa aziendale;
  • Semplicità nell’utilizzo e facilità nell’autovalutazione;
  • Universalità per tutti i settori e dimensioni delle organizzazioni;
  • Soddisfazione complessiva di tutte le parti interessate (Clienti, dipendenti, fornitori, proprietari, società);
  • Conformità alle disposizioni di legge;
  • Ottimizzazione dei tempi e dell’impiego delle risorse con conseguente aumento della produttività;
  • Riduzione dei costi, aumento dei ricavi e quindi aumento complessivo dell’efficienza aziendale;
  • Maggior controllo sugli obbiettivi;
  • Definizione di regole chiare, anche ai fini di un più facile passaggio generazionale per le strutture a gestione familiare;
  • Diminuzione degli errori e del contenzioso con i clienti;
  • Miglioramento continuo delle prestazioni aziendali;
  • Miglioramento dell’immagine aziendale;
  • Compatibilità con altri standard.

 

ISO 9001: ecco l’iter

L’iter di Certificazione secondo lo standard ISO 9001 si articola nei seguenti passi:

  • Richiesta di offerta;
  • Contratto tra l’azienda e l’Organismo di Certificazione;
  • Invio all’Organismo di Certificazione della documentazione necessaria per avviare l’iter di certificazione;
  • Valutazione della documentazione (fase 1) – verifica dei requisiti documentali necessari per la certificazione;
  • Audit di certificazione (fase 2) – verifica dell’efficienza del Sistema di Gestione per la Qualità attraverso il dialogo con i responsabili e l’analisi della documentazione;
  • Rapporto di audit;
  • Rilascio del certificato (se l’audit è stato superato con esito positivo);
  • Audit di sorveglianza annuale nei tre anni di validità del certificato.

L’azienda può richiedere l’esecuzione di un eventuale audit preliminare. Scopo del pre-audit è di valutare i miglioramenti di cui necessita l’azienda per affrontare l’audit di certificazione.

Infine è bene dire che la validità del certificato è triennale: nel triennio di validità è previsto annualmente un audit di sorveglianza per il mantenimento del certificato.

PLURIBALL BOLLA GROSSA

Studio preliminare dell’imballo e personalizzazione prodotti

Ti sei mai chiesto quanto sia importante l’imballaggio? Forse no. Ecco perché noi di FADA vogliamo parlartene!

La fase di imballaggio, oggi conosciuta anche come packaging, ha da sempre un ruolo fondamentale sia per gli e-commerce, che per tutti i negozi fisici e le attività che hanno sempre dedicato o hanno dovuto convertire parte del loro business nella vendita tramite spedizione.

La strategia del packaging sottostà a diverse variabili, in quanto l’imballaggio deve necessariamente:

  • Garantire la perfetta conservazione della merce;
  • Mantenere un vantaggio economico per non compromettere l’acquisto da parte del consumatore;
  • Garantire la praticità nel trasporto.

 

Ad ogni prodotto il suo packaging

Nell’approcciarsi al mondo della distribuzione un’azienda deve quindi porsi diversi interrogativi ed analizzare vari aspetti prima di poter definire la sua strategia di packaging, partendo dallo studio del proprio prodotto.

Se l’obiettivo finale è quello di far arrivare il prodotto nelle mani del consumatore senza alcun danno, vanno valutate attentamente:

  • Fragilità, peso e dimensioni del prodotto;
  • Tipologia di materiali di imballaggio;
  • Modalità efficaci di trasporto del prodotto imballato.

 

Materiale di imballaggio: ecco perché è importante

Ci sono due consigli fondamentali da seguire per ottenere un imballaggio corretto e funzionale, ossia sigillare perfettamente il pacco ed evitare sporgenze di qualsiasi tipo.

Nella lista di materiali di imballaggio che devono essere attentamente selezionati rientrano anche questi accessori: uno scotch resistente e applicato sui punti giusti può evitare che si originino crepe o fessure, così come un contenitore delle giuste dimensioni permette di evitare che qualcosa sporga dal pacco, evento pericoloso soprattutto se si tratta di elementi fragili o infiammabili.

 

L’importanza dell’imballaggio interno

Fondamentale come la scelta dei materiali è occuparsi dell’imballaggio interno oltre che di quello esterno: se realizzato correttamente, permette di creare una sorta di bolla protettiva attorno alla merce, proteggendola dagli urti.

I materiali più conosciuti e comunemente usati per l’imballaggio interno di prodotti voluminosi e/o pesanti vanno da quelli che sfruttano la pressione dell’aria (pluriball, polietilene espanso), a quelli più leggeri e modellabili (come l’EPS, schiuma in polistirolo espanso), alla semplice carta o cartone (la carta multistrato è invece consigliata se si vuole proteggere la merce anche dall’umidità).

 

Imballaggi personalizzati? Scopri il nostro servizio!

Noi di FADA abbiamo pensato proprio a tutto! Ecco perché per ottimizzare al massimo il nostro servizio, noi di FADA studiamo ad hoc l’imballo ideale per la nostra clientela. Lo studio preliminare dell’imballo è fondamentale per poter poi avere i giusti risultati. In questo modo ottimizziamo il tempo e la qualità del nostro lavoro rispondendo alle esigenze dei nostri clienti.

Contattaci e ti supporteremo in ogni tua richiesta